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Libro d'Atti, et Appuntamenti Capitolari dell'Illustre, e Reverendissimo Capitulo di questa Santa Metropolitana Chiesa di Palermo, 1691-1719, Palermo…
2010
Liber Constitucionum et papalis Gractiae Venerabilis Capituli Maioris Panhormitanae Ecclesiae, Palermo, secolo XVII, Archivio Storico Diocesano, Capi…
2010
Ne sub silentio spiritus relicto corpore exhalaret: lasciti e testamenti nella Sicilia medievale (XIV-XV secolo)
2012
Il saggio, attraverso l'esame di testamenti del XIV e XV secolo, illustra le motivazioni della diffusione della pratica testamentaria a partire dal XIV secolo e analizza le caratteristiche e le costanti dei testamenti dell'aristocrazia siciliana nel tardo Medioevo.
Per la datazione del palinsesto veronese delle Institutiones di Gaio (Verona, B. Cap., Cod. XV)
2015
In questo contributo è esaminata la questione della datazione del palinsesto delle Institutiones di Gaio (Verona, B. Cap., Cod. XV). Un confronto con altri manoscritti sicuramente realizzati nel VI secolo in onciale B-R mostra che questo genere di scrittura era peculiare dell'area bizantina in età giustinianea. La possibile obiezione contro una sua datazione all'età di Giustiniano è riconsiderata alla luce del fatto che le abbreviature nei testi giuridici della compilazione di Giustiniano furono ufficialmente vietate da questo imperatore solamente alla fine del 533 d.C. e che tale divieto entrò in vigore nella parte occidentale dell'impero romano solamente alcuni anni dopo. La conclusione p…
L'esercizio del potere tra consenso e opposizione nella Sicilia del XIV secolo: il caso dei signori di Sciacca
2021
Il saggio delinea le strategie utilizzate dai Peralta, signori di Sciacca, nell’esercizio e nella gestione del potere, mettendo in luce le forme di consenso che questo generò. Ambito privilegiato di indagine è la corte dei Peralta e le famiglie che seguirono i conti nella ribellione e nella riconciliazione con la Corona, quelle che trassero vantaggi dalla familiarità con i vicari e quelle che, per la loro opposizione, furono ricompensate solo alla morte di Nicola. I riflessi del ruolo assunto dal conte di Caltabellotta sono evidenti anche nell’opera del ministro dei Minori in Sicilia Andrea de Pace di Sciacca che, alla fine del XIV secolo, dedicò il suo Viridarium principum proprio a Nicola…
Pietro Luna: uomo di Chiesa, di potere e arbitro delle sorti familiari
2012
Le vicende familiari e patrimoniali dei Luna nel XV secolo appaiono seguite quasi indirizzate nei momenti decisivi dal presule di famiglia, Pietro, arcivescovo di Messina, secondogenito del conte di Caltabellotta, Antonio Luna, e di Beatrice Cardona. Pietro è il punto di riferimento dei fratelli Carlo e Sigismondo e interviene in più occasioni in loro aiuto, a causa delle difficoltà economiche e delle contese fra i due, acquistando con vendite-prestito i loro beni immobili; gestisce, così, prima indirettamente poi direttamente assumendone il controllo, il patrimonio familiare. Il Luna per un breve periodo è dominus di Sambuca e Bivona e amministratore della contea di Caltabellotta. Impegnat…
Eleonora d'Aragona: infanta e contessa di Caltabellotta
2006
Eleonora d'Aragona, figlia del duca Giovanni di Randazzo e moglie di Guglielmo Peralta, uno dei quattro vicari del Regno, incarna il prototipo della nobildonna di stirpe regale che riesce a modificare le sorti della famiglia salvaguardando per i suoi eredi un considerevole patrimonio fondiario esteso per buona parte del Val di Mazara. Attraverso l'esame dei documenti si è delineato il ritratto ufficiale e privato di una donna che immediatamente dopo la morte (1406) assume un'aura di leggenda nell'immaginario collettivo.
Libri privilegiorum di chiese della Sicilia.
2008
Atti Capitolari, 1830-1862, Palermo, Archivio Storico Diocesano, Capitolo, n. 99 (già n. 66)
2010
Pirati nel Mediterraneo: Benvenuto e Giorgio Graffeo tra Siclia, Sardegna e corte aragonese
2020
Il saggio ricostruisce il ruolo di Benvenuto Graffeo, barone di Partanna, e del fratello Giorgio, barone di Adragna, in un complesso periodo della storia siciliana caratterizzato dal conflitto angioino-aragonese e dagli interessi della Corona d’Aragona sull’isola. Consiglieri e sostenitori della Corona, la loro storia si affianca a quella di altri nobili che nel XIV secolo esercitarono l’attività di pirati e di corsari nel Mediterraneo. Il rinvenimento di documenti inediti ha permesso di chiarire alcuni dubbi e fornire nuovi elementi per la storia della famiglia. The essay reconstructs the role of Benvenuto Graffeo, baron of Partanna, and of his brother Giorgio, baron of Adragna, in a compl…